
INFORMAZIONI SULLA PAULOWNIA
La Paulownia è tra gli alberi di dura fibra legnosa quello con la crescita più veloce. La Paulownia è
coltivata in Cina da almeno 3000 anni, ed è sbarcata in Europa nel 1700. Negli anni ’70 sono iniziati gli studi in laboratorio per migliorare le caratteristiche della pianta naturale, mantenendone gli originali vantaggi, in particolare quello del rapido accrescimento. Sono state selezionate geneticamente le migliori proprietà di ogni sottospecie, fino al raggiungimento, nel 2007, di una pianta perfetta per la coltivazione e la produzione del legno in tempi molto rapidi. Se sono coltivati in condizioni ottimali, alcuni cloni di Paulownia possono superare i 20 metri in 3 anni, dopo il taglio tecnico.
LA COLTIVAZIONE
La Paulownia ama i terreni basici, non argillosi e ben drenati, sottoposti a lavorazione profonda, in modo che le radici possano agevolmente radicare in profondità, con fittoni che raggiungono i 12m. I cloni di Paulownia sono del tutto ibridi (non si propagano per seme) evitando l’infestazione dei terreni contigui alla piantagione. Resistono alle malattie e non necessitano di interventi antiparassitari, evitando così l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque. La densità d’impianto può raggiungere le 620 piante per ettaro, anche se è consigliabile, per ottenere delle più veloci crescite, un impianto più rado. Il più fitto impianto per piante da biomassa può raggiungere le 3000 unità per ettaro.
Per ottenere i migliori risultati è essenziale seguire scrupolosamente il disciplinare di coltivazione, pertanto la consulenza tecnica all’impianto è sempre ripagata dagli ottimi risultati garantiti.


L’ACCRESCIMENTO DOPO IL TAGLIO TECNICO
1°Anno H 4/ 5 m D 10/12 cm ; 2° Anno 2° H 10/12 mt D 16/20 cm; 3°Anno H 15/18 mt D 24/30 cm, fino al 6°Anno con H18/20 m e D 40/45 cm corrispondenti a circa 1,00 mc di tronco lineare. Ovviamente, se non tagliata, la pianta continuerà a crescere, anche se più lentamente, soprattutto in diametro di tronco.
Da tener presente che, dopo ogni taglio, l’impianto radicale rimasto nel terreno farà ricrescere una nuova pianta, con tempi ancor più celeri di quella precedente, pertanto l’impianto iniziale durerà per decenni.